Spesso si tende, erroneamente, a privilegiare gli aspetti implementativi, dimenticando l'importanza dei fondamenti teorici e di un approccio rigoroso, che parte dall'analisi completa e da metodi progettistici efficienti.
Dunque, è bene partire dagli aspetti teorico-informatici, per evitare errori plateali di impostazione nella risoluzione dei problemi.

Modelli formali per l'informatica

L'informatica è una scienza con fondamenti matematici, da cui provengono alcuni importanti modelli deterministici come gli automi e la macchina di Turing.
Oltre ai modelli deterministici, esistono modelli non deterministici come le reti di Petri.
Tutti questi modelli sono riconducibili alla teoria algoritmica, ovvero alla teoria della complessità.

Al di fuori del contesto algoritmico, l'informatica si avvale di strumenti formali potenti come le grammatiche, in particolare le grammatiche generative.
E così arriviamo alla Linguistica , in particolare alla linguistica delle grammatiche generative, il cui fondatore è Noam Chomsky, con la distinzione fondamentale tra linguaggi contestuali e linguaggi acontestuali.
Tutta la costruzione dei linguaggi di programmazione degli ultimi decenni ha come impulso proprio la teoria linguistica di Chomsky.
Certamente l'approccio ai linguaggi di Chomsky supera le barriere dell'informatica teorica e della computer science, entrando in temi filosofici, in particolare di teoria della conoscenza, che potranno essere affrontati proprio nel contesto adatto della Linguistica e della Filosofia .

Senza dilungarsi in temi eccessivamente teorici e specialistici, da affrontare in un contesto adatto, uno dei concetti principali dell'informatica è quello di informazione, rappresentata dalla terna: tipo, attributo e dato.
Il tipo è un concetto derivante dalla teoria degli insiemi ed indica l'insieme di appartenenza del dato, che rappresenta l'implementazione dell'informazione, descritta attraverso un attributo (o metadato), che permette di interpretare correttamente il dato stesso.

I dati possono essere semplici o strutturati (tale classificazione è utile ed evidente nei linguaggi di programmazione imperativi) e possono essere organizzati in database, in particolare attraverso DBR (DataBase Relazionali), attraverso opportuni sistemi di gestione dei dati.