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BIOLOGIA E ECOLOGIA




L'accoppiata biologia-ecologia è in un certo senso simile all'accoppiata scienze cognitive-psicologia.
E in un certo modo, l'ecologia richiama quanto introdotto nell'ambito dell' Ingegneria naturalistica , dando modo di completare quanto introdotto in quel contesto.

Il legame tra ecologia e biologia
L'ecologia, dal punto di vista scientifico, si compone delle scienze geologiche e delle scienze biologiche.
Ma, ora, in un approccio ecologico, possiamo acquisisre maggiore senso critico rispetto al concetto di vita sul pianeta Terra.
Prima di tutto, voglio sottolineare l'importanza di un approccio razionale nello studio degli aggregati sistemici presenti nelle diverse ecosfere del pianeta, senza scadere in dogmatismi o in posizioni ideologiche.
Dunque, è importante, anche in questo caso, avere un approccio metodico, partendo dalla teoria dei sistemi viventi.
E in questo contesto l'opera di Charles Darwin, con la teoria della selezione naturale, è di fondamentale importanza; seguendo questo percorso, è evidente l'importanza dello studio della genetica, che ha di fronte ancora spazi di ricerca molto ampi.

Ma, è altrettanto importante lo studio della botanica, dato che solitamente lo studio ecologico della biosfera o di biomi, porzioni di biosfera, viene guidato dallo studio della vegetazione, che influenza la presenza di vita animale.
Con questo ordine logico di ragionamento e di descrizione, risulta di nuovo evidente il ruolo centrale dell'acqua nella vita degli esseri viventi del pianeta, con gli elementi essenziali quali ossigeno e idrogeno.
Ma la vita planetaria è fatta di equilibri chimico-fisici delicati, in cui altre sostanze chimiche giocano un ruolo fondamentale, come il sodio, il potassio, l'azoto e il carbonio.
E il ciclo di queste sostanze è regolato dalla presenza di batteri, organismi elementari responsabili della vita terrestre, per come oggi è visibile nel pianeta Terra.
Anzi, senza la corretta comprensione delle forme di vita batteriche, non riusciamo ad avere nemmeno un corretto concetto di vitalità nella biologia di qualsiasi essere vivente, fino a giungere agli essere viventi più complessi come gli animali.

L'ecologia come approccio mentale: il pensiero di Gregory Bateson
Appare evidente come l'ecologia sia un modo razionale per l'uomo di entrare in relazione con gli altri esseri viventi, che abitano il pianeta Terra.
Un esempio formidabile dell'ecologia come forma di pensiero e di comportamento umano è dato da Gregory Bateson, biologo, antropologo e filososo britannico.
Il manifesto del pensiero di Bateson è rappresentato dal libro "Verso un'ecologia della mente", che mostra Bateson come la continuazione, a volte smarrita nel pensiero occidentale, della tradizione filosofica olistica, che parte dai filosofi greci, per giungere al pensiero di Leonardo da Vinci, fino ad arrivare poi a Schopenhauer e Kant.
Nell'approccio olistico di Bateson, risulta chiaro che il metodo di indagine razionale porta a conclusioni corrette, importanti e, in qualche modo, rivoluzionarie, in diversi campi scientifici.
Per esempio, Bateson è noto per la teoria del doppio legame, utilizzata in psicologia per motivare alcune patologie come la schizofrenia.
Ma, mi interessa sottolineare anche che Bateson può essere considerato uno dei fondatori della Cibernetica , insieme a Norbert Wiener.

Etologia
Dopo questi due brevi paragrafi generali di ecologia in relazione alla biologia, mi concentro su uno dei miei campi biologici di approfondimento, che più mi interessano: lo studio del comportamento animale, in particolare nella forma dell'etologia comparata.
Considero il fondatore dell'etologia lo stesso Charles Darwin, anche se solitamente è Konrad Lorenz ad essere considerato il fondatore di questa scienza, attraverso i suoi studi sul comportamento di gruppi di oche.
Soprattutto mi piace mettere in relazione il comportamento dell'essere umano, in un confronto con altri esseri viventi terrestri, in particolare mammiferi come il cane e il cavallo, e acquatici, come il delfino.
In particolare, è importante affrontare in modo critico la relazione tra essere umano e gli altri esseri viventi, mettendo, di fatto, in discussione il concetto di libertà e di potere.

"L'uomo è nato libero ed è ovunque in catene."
Jean Jacques Rousseau - "Il contratto sociale"

Tuttavia, in questo contesto non voglio affrontare temi di etica o di Filosofia politica ed è interessante osservare il comportamento animale nella vita libera di branco, dove l'interazione con l'uomo non è mediata da interventi tecnologici spinti o sociologici, convenzionali umani.
Lo studio e l'osservazione del comportamento del cavallo nella vita "selvaggia" di branco è per me una palestra formidabile, che vale più di tanti trattati di biologia e di etologia.
Si possono trovare, in alcuni luoghi, alcuni esempi di applicazione dei principi di rispetto etologico della vita di animali quali il cavallo, cercando di superare l'approccio dell'equitazione e del maneggio.
Un esempio molto chiaro e interessante di questo approccio etologico alla vita di branco dei cavalli, e nell'instaurare una relazione corretta e olistica tra essere umano e cavallo, si può trovare in Francia, nei Pirenei Francesi ("Equi-libre" - Porta) e in Italia, in Lunigiana, a Fivizzano all' Oasi Equiluna .
Cavalli a contatto nella vita di branco
La sfida nella ricerca etologica sta nell'espandere la comprensione del concetto di individulità a tutto il regno animale, cercando di superare la convenzione tutta umana del concetto di potere e supremazia.
Dunque, lo studio razionale e scientifico dell'etologia comparata rischia, in senso positivo, di diventare la chiave per rivedere il concetto di psicologia ed il senso di tutta l'etica umana e può diventare anche un pretesto per riconsiderare le motivazioni della cosiddetta supremazia della cultura occidentale dell' "uomo bianco" sulle altre culture, considerate impropriamente incivili o barbare.

Agricoltura naturale
Un'altro tema di mio grande interesse nel contesto dell'ecologia e della biologia è legato ad un'attività umana come l'agricoltura, in una visione critica delle attività antropiche e del concetto di sviluppo industriale, spesso fondato su considerazioni dogmatiche e profondamente irrazionali.

La stessa agricoltura deve essere rivista, in base a considerazioni energetiche e biologiche, cercando equilibri perduti, ma non in modo irreversibile.
L'agricoltura naturale si pone come una frontiera, in cui bisogna avere una visione critica rispetto ai meccanismi fortemente inefficienti di iperproduzione e di iperconsumi.
L'agricoltura naturale può essere un'ideale, verso cui tendere, ma può anche essere qualcosa di praticabile, se non in forma integrale, almeno in buona parte.
Per praticare l'agricoltura naturale in modo consapevole e non puramente bucolico, bisogna partire dalla conoscenza dei cicli biologici naturali dell'azoto, del potassio e del sodio, in cui il carbonio, l'ossigeno e l'energia solare giocano un ruolo fondamentale.
Partendo da buone basi di biologia, è facile comprendere l'utilizzo di tecniche come la pacciamatura ed il sovescio e l'importanza di una buona semina, oltre che dell'utilizzo della "lotta biologica", attraverso una profonda conoscenza delle piante e del mondo degli insetti.
E dall'agricoltura naturale il passaggio all'agricoltura biologica e alla permacultura è breve.



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